Archtop

Jazz e non solo

La chitarra archtop, pur essendo indubitabilmente una steel-string, ha una genesi tutta sua. Nasce infatti dall’ingegno del liutaio Orville Gibson il quale alla fine dell’ottocento iniziò a produrre mandolini  “carved” basati sul principio costruttivo degli strumenti ad arco. Il successo fu enorme e dai mandolini alla chitarra il passo fu relativamente breve e il successo ancora maggiore.

Questo strumento nella sua versione acustica possiede caratteristiche sonore tali da renderla la regina del jazz e del blues acustico. La sua costruzione è impegnativa ma il risultato ripaga sempre della fatica.

La prima chitarra che ho costruito è stata proprio un archtop acustica, il modello si chiama ancora “Numero Uno”.

 

Evoluzione della specie

Le chitarre archtop acustiche, messe in crisi dall’avvento dell’amplificazione, si sono evolute in una famiglia del tutto particolare detta delle “semiacustiche”. Pensate e costruite per un uso amplificato sono dicentate lo strumento d’elezione di tutte le generazioni di chitarristi jazz dagli anno 60 del 900 in poi.

Nonostante la mia preferenza vada agli strumenti acustici, mi piace costruire anche qualcosa di “elettrico” è nata così la JSB (jazz standard box). Semiacustica di piccole dimensioni votata al jazz elettrico.